"Che sia onorato o tormentato, il saggio è sempre consapevole della suprema natura del Sé e non nutre aspettative né delusioni.

La persona dalla grande anima vede persino il proprio corpo agire come il corpo di qualcun altro, dunque come può essere disturbato dall'onore o dal disonore?

Vedendo questo mondo come pura illusione, e privo di ogni interesse in esso, come può colui che ha una mente forte provare ancora paura, anche di fronte alla morte?

Chi può essere comparato ad una persona dalla grande anima la cui mente è libera dal desiderio, anche nella delusione, e che ha trovato soddisfazione nella conoscenza di sé?

Come può una persona dalla mente risoluta, che sa che quello che vede è per sua natura nulla, considerare un oggetto come desiderabile ed un altro come sgradevole?

Un oggetto di godimento di per sé non è né doloroso né piacevole per qualcuno che ha rimosso l'attaccamento, e che è libero dal dualismo e dal desiderio."

Dal III capitolo dell'Ashtavakra Gita

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