Negli ultimi giorni la guerra si è allargata e si è pericolosamente avvicinata all'Italia: in Kossovo le rivolte scoppiate hanno portato al ferimento di 14 nostri soldati, Alpini del 9° reggimento L’ Aquila, mentre sul Lago Maggiore due agenti della nostra intelligence sono morti, ufficialmente in un naufragio, sulla cui natura "casuale" però si addensano sospetti e dubbi.
Ma oltre alla guerra arriva la carestia, con Kerry e altri potenti globali che ci spiegano che si deve diminuire la produzione agricola per evitare il riscaldamento globale. E mentre in occidente aumenta la rabbia popolare la censura si fa più soffocante e Twitter rischia la chiusura https://www.youtube.com/watch?v=aHh5-6FPdvI

2 comments

Che Twitter chiuda, non mi interessa. Che in Italia ci saranno grandi mobilitazioni popolari, non mi convince. Oltre alla raccolta firme non unitaria contro le armi all'Ucraina (quelle con lo SPID non si possono sentire), non andiamo.
Stefano
Beh gli arsenali dei paesi NATO/UE sono quasi sgomberi, la sconfitta cocente a Bahmut va offuscata. Secondo quanto si afferma anche nel rapporto della RAND Corporation vanno assicurate costantemente grandi somme di danaro in entrata negli USA dai paesi dell'UE. Cosa ci può essere di più funzionale se non fomentare le tensioni in Serbia con il Kosovo affinché si continui ad alimentare la paura di una guerra imminente o che siano più guerre, anche tra Taiwan e Cina, (dato che il credito di Zelensky comincia a perdere colpi al livello piuttosto generale) per assicurarsi sull'onda della paura forti commesse di armi dai paesi membri dell'UE alla Lockeed & Martin? D'altronde come recuperare l'immenso debito pubblico di trentuno trilioni di dollari che ha sfondato il tetto limite imposto per legge negli States? Non bastano certo gli introiti dai vaccini e dal GNL affibbiato al posto del gas russo.