È morto il giornalista e scrittore Gianni Minà. Aveva 84 anni.

18 comments

Uno degli ultimi intellettuali veramente liberi 🙏
non so che posizioni avesse preso sugli ultimi tre anni ma in linea di massima lo avevo sempre apprezzato...
Valentina Sperti
Mi spiace sinceramente...😓😓🙏🙏🙏
Un comunista in meno
Adolfo fottirti tu e il tuo nome do merda
paxvobiscum Palermo
Un grande giornalista in meno, un coglione in più.
Antioco
R.I.P. 😢🙏🙏
quante dose e ti dirò chi sei. R.I.P. lo stesso
Maurizio
Rip. A prescindere dalle sue idee, un valente professionista, ce ne fossero oggi come lui. La cosa che fa pensare e' la causa della morte: scrivono, dopo una breve malattia cardiaca. Una diagnosi un po' strana.
«Nel 1996, arrivò il giorno in cui fui invitato a pranzo da un presidente della Rai. Salii al settimo piano di quel palazzo con uno strano rimescolio nello stomaco. Il presidente mi disse: “Lei è un patrimonio, una grande risorsa dell’azienda”. Non servivano altre frasi: mi avevano già fottuto. Avevo dato alla Rai la mia vita, ma l’aria era cambiata e io non avevo voluto allinearmi. Chiusi le valigie senza drammi. Troppi compagni mi avevano insegnato il valore della libertà per mettere in saldo la mia, così piccola, e insignificante. In fondo ero sempre stato un irregolare che aveva puntato solo sul suo lavoro e sulla sua intraprendenza. Una volta un mio amico, un altro giornalista, mi aveva detto che avevamo commesso un errore a stare sempre dalla parte della ricerca della verità. Rappresentavamo un’altra idea di televisione, che si è rivelata perdente, soprattutto in quel passaggio storico, la stagione di Berlusconi. A me avevano riservato un trattamento particolare. Non avevano usato editti né censure pubbliche. Avevano deciso di liquidarmi così, senza clamore, con un metodo più semplice e più collaudato, il metodo dell’oblio»

Minà subì un vero e proprio ostracismo dai vertici della Rai e della politica italiana. E nessuno mi toglie dalla testa l’idea che questo suo allontanamento sia stato causato dalla sua vicinanza alla rivoluzione cubana e a Fidel Castro.
Adolfo
Un comunista odia la libertà
Si vabbò… mo’ vattin a’ddorm!
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